Il nostro concorso fotografico ha messo in luce tanti atleti del Veneto, giovani e meno giovani, gli scatti che sono piaciuti di più, anche per affetto verso il giocatore, sono stati quelli di Matteo Viola che quest’anno ha dato l’addio al tennis giocato. Ma non si è allontanato tanto dai campi da tennis visto che subito dopo aver “appeso la racchetta al chiodo” come si usa dire, ha iniziato l’attività di coach seguendo la giovane tennista Melania Delai.
Il nostro Ermes Brugnaro ci ha regalato degli scatti davvero unici di Matteo che si è raccontato così brevemente a Tennis-Time.

Cosa ti mancherà di più del tennis professionistico?
Mi mancherà non avere un mio obiettivo personale, che riguardi il mio tennis, da portare avanti. E’ la cosa più bella per chi fa questa professione, che ti spinge ogni mattina, è affascinante, stimolante. Non mi mancherà invece continuare a viaggiare in maniera molto intensa.
Il ricordo più bello della tua carriera?
Sicuramente le qualificazioni al tabellone principale degli Australian Open e l’abbraccio con il mio preparatore fisico (Massimo Pietrogrande, ndr) dopo aver passato tre turni lunghi e salvando match point. E poi ovviamente la vittoria su Andy Murray e le vittorie ai Challenger.

Noi ti diciamo grazie per il tuo tennis, per la tua professionalità e per i tuoi risultati, ma tu a chi vuoi dire grazie?
Prima di tutto ai miei genitori che mi hanno portato al tennis e supportato sempre, e a mia moglie che in questi 20 anni mi è sempre stata accanto anche se non ama molto lo sport … Grazie ai miei maestri, non ne ho avuto molti, ai miei coach Andrea Mantegazza, Enrico Bettini, Fabio Coppo e Marco Cepile, a Massimo Pietragrande mio preparatore fisico.

Un consiglio per i ragazzi che vogliono intraprendere questa professione …
Il mio consiglio è quello di prendere ogni giorno qualcosa, di andare in campo e aggiungere qualcosa anche nei giorni peggiori e di trovare soluzioni per le volte successive.
Hai iniziato da poco una nuova avventura con Melania, come ti senti in questo nuovo ruolo di coach?
Sono molto contento di questo progetto anche se è un impegno difficile. Bisogna lavorare per entrare in sintonia con il giocatore/trice e con Melania stiamo creando questo rapporto. Ma è anche molto stimolante, un percorso nuovo che ho iniziato subito dopo aver chiuso un capitolo della mia vita.

Matteo Viola, 35 anni compiuti a settembre, è nato a Mestre, ha iniziato a giocare a 6 anni con la famiglia. Ha vinto in carriera 3 challenger in singolare e 5 in doppio, e come best ranking ha raggiunto la 118 posizione ATP nel 2013. Matteo però lo si può ancora vedere in giro a giocare per i campi da tennis, infatti per i prossimi due – tre anni si divertirà a fare qualche torneo Open e qualche match di campionato a squadre in Italia e in Francia.





