“Ah se avessi più testa, sarei molto più forte”, “quel giocatore sarebbe numero 1 se non scendesse di concentrazione”, …
Vi suonano familiari queste e simili frasi? Ebbene sì il tennis, più di altri sport, ha una componente mentale di assoluto rilievo e che spesso fa trasformare buoni giocatori in spettacolari campioni, o viceversa tennisti dal grande talento in mediocri professionisti. Non basta la tecnica e il fisico, anche la testa è determinante per il tennis a tutti i livelli.
Mental coaching
Avete mai sentito parlare di mental coaching? E secondo voi quanto è importante per un tennista?
Partiamo dal valutare quanto la fiducia in sé stessi e nei propri mezzi possa influire sul rendimento di gioco, perché capita spesso che durante un match l’avversario nella nostra mente sia più forte di quello che effettivamente sta giocando contro di noi dall’altra parte della rete. Avere consapevolezza delle proprie capacità e certezze nel proprio gioco è fondamentale, per questo chi intraprende la carriera di tennista professionista nel suo team si dota anche di una persona che lo sappia seguire e supportare dal punto di vista psicologico, appunto il mental coach. Il mental coaching ovviamente non sostituisce e non mette in secondo piano il coaching tecnico ma ne è sostegno, tutti lavorano per lo stesso obiettivo, ovvero far crescere e far migliorare sotto tutti gli aspetti l’atleta che si sta seguendo.
Cosa e come imparare
Ognuno di noi può imparare qualche piccola tecnica magari per favorire la capacità di mantenere la concentrazione per tutta la durata della partita e affrontare alcuni momenti di ansia. E sono aspetti fondamentali per un tennista che è da solo in campo magari per lunghe ore: pensate alle tante variabili che deve affrontare, anche aspetti che posso sembrare di routine come i cambi di campo o i tempi tra un punto ed un altro, passando poi per quelle imprevedibili dei cambi di temperatura o di condizioni atmosferiche.
Come per rendere il dritto più fluido e il rovescio più potente, ci sono delle pratiche e degli esercizi che possono aiutare a stimolare la motivazione e la fiducia in sé stessi e che aiutano a capire quali sono i punti importanti da vincere. E’ fondamentale che si impari a fare due cose, abbandonare ogni giudizio su cosa si è fatto finora e rimanere sempre nel qui e ora, ovvero concentrarsi sul colpo che si sta giocando senza a pensare a quello che è stato o quello che sarà. Certo a parole è facile da dire, ovviamente bisogna allenare anche la mente a svuotarsi e rilassarsi.
Come fare? Un primo esercizio riguarda la visualizzazione. In questo caso si immagina con la mente il risultato che si vuole ottenere, provando e riprovando i gesti da compiere anche nei mini dettagli. Un secondo esercizio è concentrarsi al massimo, senza distrazioni solo quello che si deve fare, solamente su quell’azione. Un terzo esercizio è quello di ricordare il lo scopo finale e mantenere sempre alta la propria motivazione.