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Kivattsev sfiora la vittoria in Egitto

Lui è nato in Russia a Volgograd lungo il Volga, 24 anni fa, ma vive in Italia ormai da tanti anni, tanto che quando dice torno a casa pensa alla “sua” Padova, città dove gioca anche la serie A (per la Canottieri Padova). Si chiama Kirill Kivattsev, destroso, rovescio ad una mano, questo ragazzo di 193 cm per 80 kg, oggi è 804 del mondo con un best ranking di 479.
Importantissima la sua presenza nella serie A2 della Canottieri, assieme a Luca Giacomini (in questo periodo in convalescenza per l’operazione alla spalla) e a Nicola Ghedin, sono le colonne portanti della squadra.
Quest’anno, a livello tennistico, è iniziato bene, dopo la trasferta in Kazakistan dove è approdato nei quarti di finale in un torneo da 25.000 dollari indoor, a un altro quarto in Egitto, è arrivata la finale su terra a Sharm ElSheikh in un 15.000 dollari battuto da Giovanni Oradini, dopo un match molto equilibrato e che Kirill ha condotto per un set e mezzo.2-6 6-3 6-1.

“Sono contento non solo per il risultato, ma in genere di come sta giocando e perché sto finalmente trovando il mio equilibrio e sono positivo. – commenta così a caldo dopo il torneo Kirill Kivattsev – Questa serenità mi permette di trovare anche il miglior gioco, di mettere in campo quello che so fare. Il mio primo obiettivo adesso è migliorare me stesso, dopo credo che il ranking verrà da solo. Per questo devo ringraziare chi mi ha seguito in questi anni dentro e fuori dal campo, ad iniziare dalla mia famiglia, e poi Fabio Morra, gli amici della Canottieri, il maestro Marco Moretto della St Bassano e il mio preparatore atletico Antonello Regina”.
Durante il torneo Kivattsev ha messo in riga lo svedese Simon Freund (6-3 7-5), il lituano Edas Btvilas (6-2 6-1), Lorenzo Rottoli (6-4 1-6 6-2) e in semifinale lo slovacco Lukas Pokorny (6-4 6-2).
Nelle ultime 6 settimane Kirill ha iniziato una nuova collaborazione con il coach russo Ilia Barkov, collaborazione che proseguirà anche nel prossimo futuro. Sarà con lui che la prossima settimana tornerà a mettere a posto i colpi in Italia, e poi via di nuovo per il mondo alla ricerca di punti importanti per centrare il primo obiettivo annuale che è comunque quello di rientrare tra i primi 500.
“Sta giocando bene – dice Fabio Morra che è il suo manager – è in fiducia per cui speriamo che sfrutti questo periodo e soprattutto stiano lontani gli infortuni che tanto lo hanno fatto penare in questi anni, dalla caviglia alla schiena, e che non gli hanno permesso la continuità di gioco per lunghi periodi”.