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Il Racquetball, tutto quello che volevate sapere

Avete mai giocato a racquetball? Ma almeno sapete di che si tratta? Ebbene è uno sport simile allo squash, giocato con racchette e una palla di gomma vuota all’interno, di un campo speciale. Questo sport venne inventato da Joe Sobeck nel 1949 che unì insieme le dello squash e della pallamuro americana. Nel racquetball racchette, mura, pavimento e soffitto del campo di gioco sono considerate facenti parte dell’area di gioco. Gli incontri vengono normalmente disputati da due giocatori, anche se esistono varianti con tre o addirittura quattro giocatori (nella foto un campo a Brembate). Ci sono incontri a due che vengono chiamati singoli, in quelli a tre si gioca due contro uno per l’intera partita, oppure un giocatore a turno serve per gli altri due, infine gli incontri a quattro vengono chiamati doppio.

La storia

Come vi abbiamo detto, Joe Sobek viene riconosciuto come l’inventore del racquetball, anche se non è stato lui a dare il nome a questo sport. Sobeck era un tennista professionista e giocatore di pallamano, ma era soprattutto alla ricerca di uno sport dotato di maggior ritmo e più facile da imparare e praticare. FU lui a disegnare la prima racchetta e congegnò il primo insieme di regole, e chiamò il suo gioco “paddle rackets”. Nel 1952, Sobek fondò la National Paddle Rackets Association, e ne codificò le regole. Nel 1974 venne disputato il primo torneo professionistico, ed una stima dell’epoca ci dice che ci fossero più di 3 milioni di praticanti. Una crescita che continuò nei primi anni 1980, ma poi via via andò declinando. Oggi si stima comunque che il numero dei giocatori si aggiri attorno ai 5 milioni. L’evento principale sono i campionati open statunitensi, che si disputano a Memphis. Nel 2005 è stato aggiunto un altro evento del grande slam, il Pro Nationals, che si disputa a Chicago. L’associazione Racquetball Italia è stata fondata nel 2006.

Il gioco

Il giocatore che ha vinto l’ultimo punto serve. Chi serve fa rimbalzare la palla una volta per terra, quindi la tira contro il muro frontale. Durante il gioco se la palla colpisce un muro laterale, il soffitto o il pavimento, prima di colpire il muro frontale, è fuori (side-out). La palla servita deve rimbalzare per terra tra la linea posteriore del rettangolo di battuta e il muro posteriore; ma se colpisce il soffitto, il muro posteriore o entrambi quelli laterali prima di entrare in gioco, il servizio non è valido. La palla servita può colpire uno solo dei muri laterali, prima di entrare in gioco. Il giocatore al servizio ha a disposizione due tentativi, a meno che non commetta un side-out. A questo punto i giocatori si alternano nel colpire la palla mandandola contro il muro frontale. La palla può rimbalzare a terra una sola volta prima di essere rimandata contro il muro frontale. Dopo essere stata colpita da un giocatore, la palla non deve assolutamente toccare terra finché non colpisce il muro frontale, anche se è stata tirata al volo. Contrariamente a quanto avviene nel servizio, la palla può toccare più volte tutti gli altri muri, purché arrivi sul muro frontale senza aver toccato per terra. I giocatori professionisti disputano incontri al meglio di 5 giochi (a 11 punti e con 2 punti di margine). I dilettanti si affrontano su due giochi a 15 punti, con un tie-break a 11 punti in caso di parità. Non è necessario lo scarto di due punti negli incontri tra dilettanti.