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A tu per tu con Angelica Moratelli

In Veneto per un torneo Angelica Moratelli scambia volentieri due chiacchere con noi. Angelica ha 29 anni, dei quali più di dieci passati da tennista professionista; trentina di nascita ma veneta per adozione tennistica, attualmente è tesserata, in Italia, per l’A.T. Verona ed è allenata da coach Giovanni Zennaro. Angelica ha un best ranking in singolare al n. 318 a 19 anni, mentre in doppio è attualmente posizionata al 68 posto che è il suo miglior piazzamento. In carriera ha vinto in singolare 10 tornei ITF ed in doppio 31 ITF e 2 WTA, inoltre vanta, ad inizio 2024 la convocazione in United Cup con la maglia azzurra della nazionale italiana e la partecipazione, sempre  nel 2024, direttamente al tabellone principale degli Slam di Australia e Francia ed al Master 1000 di Roma.

Angelica, come tutte le giocatrici nasci singolarista, in che momento della tua carriera hai capito che la tua strada poteva portarti a maggiori successi in doppio?

“Veramente, fin da ragazza, ho sempre giocato volentieri il doppio, disputando i tornei dove mi ero iscritta per il singolare. Mano a mano che i risultati arrivavano più incoraggianti in doppio che in singolare ho spostato la mia attenzione sul doppio e dall’anno scorso , mio malgrado, ho abbandonato il singolare e mi dedico completamente e senza nessun rimpianto, a questa mia nuova carriera di doppista che mi sta appagando con notevoli soddisfazioni e me la godo tutta”.

Programmi per l’immediato ed il meno immediato?

“Dopo il torneo londinese di Wimbledon, terzo Slam di stagione, sarò di nuovo sulla terra rossa Europea, per poi concludere in America con la stagione sul cemento che si concluderà, mi auguro con gli U.S. Open, il quarto Slam della stagione”.

Tutti sono abituati a vedere del mondo dl tennis tutto ciò che luccica: i montepremi, gli hotel di lusso, i sorrisi e gli agi dei tennisti, ma dietro a questa facciata c’è invece un mondo di sacrifici, rinunce, duri allenamenti delusioni e tanto altro. Ecco se tu dovessi tracciare un bilancio della tua vita di tennista fin qui, cosa ti senti che il tennis ti abbia regalato e cosa ti senti ti abbia tolto?

“Il tennis mi ha dato moltissimo, innanzitutto mi ha costruita come persona, perché ti fa crescere mettendoti davanti a delle scelte, degli obiettivi da raggiungere dei sacrifici per arrivarci, e di conseguenza ti fa maturare, come controparte mi ha tolto qualche serata da ragazza normale, qualche momento di spensieratezza, qualche momento in compagnia di amici e famigliari … ma soprattutto mi ha tolto il dormire nel letto di casa, ma sono sicura che terminata la carriera da professionista mi rimarrà tutto il tempo di fare quelle cose, con la maturità della persona che sono diventata grazie, anche, al tennis”.

Francesco Gasperotto

(pubblichiamo questa intervista postuma, Francesco infatti ci ha lasciato la scorsa settimana. L’ultima volta che ci eravamo sentiti ci teneva tanto a far uscire questa sua intervista, noi abbiamo accolto con gioia come sempre il suo contributo. Grande appassionato di tennis e sempre disponibile, ci mancherà)