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L’integrità nel tennis

Dall’1 gennaio 2024 è in vigore il Tennis Anti-Corruption Program (TACP), ovvero quell’insieme di norme emanate, modificate ed amministrate dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA) di Londra per contrastare le attività disoneste nel Tennis professionistico (il TACP 2024 può essere scaricato qui: https://www.itia.tennis/media/rmphpcfq/tacp-2024.pdf).

Ricordiamo, innanzitutto, che l’ITIA (https://www.itia.tennis/) è un’organizzazione nata nel 2021 dalla collaborazione fra tutti i maggiori stakeholders del Tennis pro: ATP, WTA, ITF e i Grandi Slams (Australian Open, French Open, Wimbledon e US Open).  Ci teniamo a sottolineare il fatto che l’istituzione dell’ITIA è un’ulteriore dimostrazione che la Governance del Tennis mondiale funziona molto bene, visto che l’ITIA è un risultato diretto della collaborazione fra tutte le maggiori Organizzazioni che governano il Tennis.

TACP – Tennis anti-corruption program

L’approccio del TACP è la tolleranza zero nei confronti del match-fixing, della manipolazione di risultati di competizioni tennistiche, della divulgazione di informazioni sensibili e riservate, e di attività legate alle scommesse sportive sul Tennis.  Le sanzioni per le violazioni del TACP possono essere molto pesanti, infatti – nei casi più gravi – si può arrivare a sanzioni di 250.000,00 dollari, oltre all’ammontare di tutti gli importi percepiti dal soggetto nei tornei in relazione ai quali hanno avuto luogo le attività disoneste (quindi, ad esempio, i premi elargiti al giocatore in un determinato torneo), e alla squalifica dal Tennis, che può essere anche ‘a vita’ (‘permanent inelegibility’).

La portata delle previsioni del TACP è molto ampia: la normativa in questione si applica ai Tennisti che partecipano nelle maggiori competizioni (Grandi Slam; ATP Finals; Next Gen ATP Finals; tornei ATP 1000, 500, 250 e Challenger; WTA finals, 1000, 500, 250, 125; ITF World Tennis Tour; Coppa Davis e Billie Jean King Cup; Hopman Cup; ATP Cup; Laver Cup; United Cup; Olimpiadi e Paralimpiadi, ITF Wheelchair Tennis), e si applica anche alle Persone Correlate (‘Related Persons’), quindi a coach, allenatori, terapisti, medici, staff dei tornei, manager, agenti, familiari, ed altri.

E’ molto importante che tutti i Tennisti professionisti (e le Persone Correlate) acquisiscano una conoscenza della normativa in questione, perché – come si vedrà a breve – è punita anche la mancata segnalazione all’ITIA da parte di tali soggetti di attività illecite o sospette.  Lo stesso TACP prevede espressamente che “It is the responsibility of each Player, Related Person and Tournament Support Personnel to acquaint himself or herself with all of the provisions of this Program. Further, each Player shall have a duty to inform Related Persons with whom they are connected of all of the provisions of this Program and shall instruct Related Persons to comply with the Program”.

Il presente approfondimento si propone di mettere in evidenza tre aspetti / violazioni specifiche del TACP che forse non sono conosciuti come il match-fixing e che quindi potrebbero essere messi in atto dalla persona interessata inconsapevolmente: ci riferiamo (1) all’obbligo (attivo) di riferire all’ITIA casi illeciti e casi sospetti; (2) al divieto di attività relative alle scommesse sul Tennis; e (3) al divieto di concedere wildcards a pagamento.

Uno dei pilastri sui cui poggia l’intero sistema del TACP è costituito dall’obbligo per i Tennisti (e per le cosiddette Persone Correlate) di segnalare prontamente all’ITIA tutti i casi in cui gli sia stato chiesto da un qualsiasi terzo di falsare o manipolare l’esito di una competizione (ad esempio, un terzo cerca di indurre un Tennista a decidere di perdere volutamente una partita) o di trasmettere informazioni sensibili e riservate (ad esempio, lo stato di salute o la probabile performance di un Tennista).  In questi casi, è noto (e sacrosanto) che sussista un obbligo immediato di contattare l’ITIA e di collaborare con l’investigazione. Tuttavia, è forse meno noto che sussiste anche l’obbligo (sanzionabile) di segnalare i casi illeciti anche quando il Tennista e/o una Persona Correlata abbia anche solo il sospetto che un terzo abbia posto in essere attività illecite punite dal TACP; i Tennisti hanno il divieto di promuovere servizi di scommesse sul Tennis e di svolgere attività a supporto di un operatore di scommesse sul Tennis, sia direttamente a titolo personale, sia indirettamente tramite una società o altra persona giuridica, sia in qualità di lavoratore dipendente, sia come parte contrattuale di una sponsorizzazione o di altro accordo commerciale.  Tali obblighi valgono anche per tutte le Persone Correlate, non solo per i Tennisti.

Wildcards

Ci soffermiamo a parlare di wildcards, che non possono essere offerte o accettate in cambio di denaro o di qualsiasi altra cosa che abbia un valore. Tra le decisioni recenti dell’ITIA vi è un provvedimento che rappresenta il classico caso di violazione dell’Articolo “D.1.k.” del TACP, e precisamente l’ordine di sospensione (sei mesi) e di una sanzione comminate a carico di un direttore di un torneo “ITF 25k”, il quale aveva cercato di ‘vendere’ una wildcard per la partecipazione al torneo ad un Tennista (quest’ultimo aveva declinato l’offerta ed immediatamente riferito i fatti all’ITIA); tuttavia, i casi di violazione dell’Articolo “D.1.k.” del TACP sulle wildcards possono essere più sottili.  L’ITIA ha avuto modo di chiarire che tutti i casi in cui una wildcard non venga attribuita genuinamente sulla base dei meriti del Tennista, ma la relativa concessione sia in qualche modo collegata a un ritorno per l’organizzatore (ad esempio, la concessione della wildcard viene subordinata alla permanenza del Tennista e/o del suo staff in un determinato hotel durante il torneo) possono costituire una violazione del TACP.

Per concludere riteniamo che l’attività dell’ITIA diretta a contrastare la disonestà nel Tennis pro contribuisca efficacemente a mantenere un’ottima pulizia nello sport del tennis e, inoltre, che la presenza e la responsabilità di una sola Organizzazione, come è appunto il caso dell’ITIA, garantisca un’uniformità di decisioni a livello mondiale.

Matteo Carli

esperto nelle materie del diritto internazionale e del diritto sportivo, attivo in varie organizzazioni internazionali, fa parte del Comitato di Management di Centenary Tennis Clubs

matteo.carli@crelex.it

Federica Banfi

esperta nelle materie del diritto del lavoro e del diritto sportivo