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Il tennis femminile e la moda

Siamo abituati a vedere ad ogni torneo un “cambio d’abito” delle tenniste più famose. Cambiano i colori, le geometrie, gonnelline, vestitini, pantaloncini, leggings … Ma all’inizio, nell’Inghilterra vittoriana, intorno al 1860, il tennis che era sport aristocratico era sì giocato dalla donne ma queste indossavano lunghe gonne di flanella, bluse con maniche lunghe e collo alto. Il primo cambio epocale avviene negli anni Trenta quando anche le donne iniziano ad indossare i pantaloni, la prima fu Alice Marble a Wimbledon, con grande scandalo del pubblico. Da qui l’evoluzione è stata sempre più veloce e sempre più mirata alla praticità. Nel 1920 durante il torneo di Wimbledon, la tennista francese Suzanne Lenglen decise di competere per la prima volta con una gonna sopra il ginocchio; e poi Gussie Moran indossa a pantaloncini di pizzo sotto la minigonna; Billie Jean King porta paillettes e pvc in campo; Lea Pericoli che si fa vestire per prima da uno stilista, Ted Tinling, che per lei realizza abiti decorati con pizzi e piume, fiocchi e strass.

Negli anni Settanta i completi da tennis iniziano a diventare fantasiosi: Chris Evert accorcia sempre di più la gonna e indossa sempre un braccialetto di diamanti che diventerà poi famoso come il tennis bracelet. Il bianco lascia il posto ai colori. Negli anni Ottanta vengono sperimentati nuovi materiali, non più cotone ma spandex, pvc, poliestere e arrivano i grandi sponsor che sottoscrivono con le tenniste contratti milionari. La moda attorno al mondo del tennis diventa un business. E poi arrivano Serena e Venus Williams e Maria Sharapova negli anni Duemila con tute intere e dei diamanti, stampe animalier, colori fluo, argento e rete. Anche se in questo mondo variopinto rimane sempre l’imperativo del total white di Wimbledon, che vuole indicare la sobrietà.

Il tennis è moda e ha da sempre influenzato il mondo della moda. Una contaminazione che vede in campo da tennis l’impegno di stilisti famosi e in passerella i capi iconici del tennis: dalla gonnellina a pieghe alla visiera; dalle calze di spugna alle sneakers con la suola in gomma; dal reggiseno sportivo e la canotta fino alla polo; dalla felpa al borsone sportivo.

Lo sapevate che …

Suzanne Lenglen, vincitrice del torneo di Wimbledon, è stata la prima tennista in assoluto, maschi compresi, a diventare professionista. Inoltre vanta anche un altro primato, quello di avere abbandonato il bustino per giocare con abiti leggeri, gonne a pieghe di seta bianca lunghe fino al ginocchio, gilet di maglia senza maniche, e calze trattenute con un elastico alle cosce. La si vedeva spesso con un turbante di seta coordinato con i cardigan che indossava durante il riscaldamento.

Gussy Moran, chiamata anche Gorgeous Gussy, viene ricordata per le mutandine merlettate e gli shorts neri, di lamé o leopardati, e Lea Pericoli per il suo esordio a Wimbledon in sottogonna di tulle rosa, mutandine rosa e calze rosa. Questi ed altri capi sono visibili al Victoria&Albert Museum di Londra dove sono conservati anche altri capi che lo stilista Ted Tinling disegnò per lei come una gonnellina di visone e una di piume di cigno.